
(AGENPARL) – Tue 13 May 2025 (ACON) Trieste, 13 mag – Dopo i maggiori portatori di
interesse, sono stati i consiglieri della IV Commissione a
intervenire sulle disposizioni del disegno di legge 36 in materia
di edilizia privata da recuperare e riqualificare, che porta in
dote 50 milioni di euro.
Primo tra tutti, ma poi via via anche gli altri consiglieri,
Marco Putto (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha chiesto che non
solo associazioni, Ordini e imprese partecipino alla stesura dei
bandi, ma anche la IV Commissione possa esprimere un parere. A
tale richiesta, l’assessore regionale a Infrastruttura e
territorio, Cristina Amirante, ha dato disponibilit? per i bandi
per la ristrutturazione, ma l’ha negata per quelli per
l’efficientamento energetico per una questione di tempistica:
bisogna pubblicarli entro luglio.
Altro punto sollevato da Putto e che ha messo d’accordo tutte le
Opposizioni, che l’Isee a 20mila euro previsto per l’accesso
prioritario ai contributi salga almeno a 30mila, visto il numero
di cittadini con un indicatore alto solo perch? possiedono una
casa che, magari, hanno ereditato pur avendo comunque un reddito
basso. Anche perch? le banche difficilmente concederanno loro una
fideiussione. Amirante si ? detta disponibile a valutare, per la
fascia Isee 20mila-30mila euro, di riconoscere tra le spese a
rimborso anche quelle bancarie, ma ha fermamente sostenuto la
necessit? che la Regione e i suoi dirigenti siano tutelati
attraverso la fideiussione.
Rosaria Capozzi (M5S) ha parlato di legge che altera gli
equilibri del mercato immobiliare, priva della definizione di
importanti criteri che dovrebbero essere chiari da subito e non
lasciati ai bandi. Alla domanda su cosa si differenzi dal
Superbonus, l’assessore le ha risposto secca: “? che noi non
copriamo il 110% delle spese”. La legge, cos? come presentata, a
dire della consigliera inoltre non individua i parametri per la
fatturazione dei lavori onde evitare speculazioni edilizie, cos?
come non menziona il riferimento ai prezziari regionali per il
computo dei lavori.
Andrea Carli (Pd) si ? soffermato sulla possibilit? di superare
il regime del de minimis e sulla necessit? di ragionare, a
stretto giro, su come poter costituire un fondo di garanzia per
aiutare chi non ce la fa con i livelli in crescita degli affitti
nei centri urbani, cos? come sul far s? che i Comuni possano
agire sugli edifici abbandonati dove gli eredi non si accordano
sui lavori di restauro. Per l’assessore, il modo pu? essere
rendere conveniente il subentro ad un’impresa grazie proprio
all’incentivo regionale.
Serena Pellegrino (Avs) si ? soffermata sulla questione della
commistione di alloggi pubblici e privati, degli alloggi
inadeguati in cui abitano persone disabili, dei casi,
frequentissimi, di varianti in corso d’opera dei lavori, delle
giovani coppie che hanno acquistato un immobile vetusto per
rimetterlo a nuovo. Su questo punto, la rassicurazione ? stata
che i benefici per la prima casa sono cumulabili con quelli per
la ristrutturazione. Mentre per i casi di disabilit?, la proposta
dell’assessore ? stata di declinare il tema nel bando non solo
come prioritario, ovvero che fa aumentare il punteggio in
graduatoria, ma anche di collegare il valore del contributo al
valore dell’intervento che si vuole fare.
Per il dem Massimiliano Pozzo, il vincolo della residenza ?
sempre di difficile gestione operativa, mentre ha definito
limitante il fatto che ogni soggetto possa presentare una unica
domanda per ciascun bando e per interventi relativi a una sola
unit? immobiliare.
Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ? tornato ancora una volta
sulla necessit? di eliminare gli impianti a combustibile fossile
e ha parlato delle bolle speculative suggerendo, sull’Isee, che
non si tenesse conto di alcun tetto quando si parla di persone
che hanno quell’unica casa.
E se Francesco Martines (Pd) ha affermato che per i cittadini
sar? pi? facile stipulare polizze assicurative che polizze
bancarie, la collega Manuela Celotti ha proposto un importo
contributivo inverso al reddito (pi? questo ? alto, meno lo sar?
il contributo), per consentire al maggior numero di cittadini di
poter godere del sostegno regionale.
Sempre sull’Isee e la concessione di fideiussioni da parte delle
banche, Edy Morandini (Fedriga presidente) ha confermato le
rimostranze di Amirante, ovvero che la Regione non pu? agire
senza le adeguate garanzie.
E Igor Treleani (FdI) ha chiuso evidenziando che il provvedimento
si traduce in 50 milioni di euro che entrano nel circuito
dell’edilizia regionale; l’auspicio ? che si trovi il modo di
agevolare le imprese del Friuli Venezia Giulia che producono
materiali attinenti alle ristrutturazioni.
3 – fine
ACON/RCM-fa
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