
(AGENPARL) – mer 19 febbraio 2025 GUARDIA DI FINANZA
Nucleo Speciale Polizia Valutaria
COMUNICATO STAMPA
19/02/2025
GDF NSPV: BANCAROTTA FRAUDOLENTA DI UNA SOCIETA’ ATTIVA NELLA
COMPRAVENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS.
I Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e del Comando Provinciale di Roma, su delega della
Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le
Indagini Preliminari del Tribunale di Roma con la quale sono stati disposti, all’esito di interrogatori preventivi,
gli arresti domiciliari per due soggetti, che hanno coadiuvato l’amministratore pro tempore di una società già
attiva nel settore energetico, oggi fallita, e il divieto temporaneo di esercitare attività professionali o
imprenditoriali e di assumere uffici direttivi in imprese e persone giuridiche nei confronti di un professionista,
già presidente del collegio sindacale della fallita.
Le attività si inquadrano nell’ambito delle indagini che hanno riguardato le vicende societarie della
METAENERGIA S.P.A. e delle ulteriori società collegate, METAENERGIA PRODUZIONE e
METAENERGIA ESCO.
Le indagini, in particolare, hanno avuto ad oggetto plurime distrazioni di denaro e quote societarie dal
patrimonio della METAENERGIA, dal 2017 al 2022, per centinaia di milioni di euro, portate alla luce dagli
investigatori del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e indebite compensazioni di crediti di imposta inesistenti
per 8 milioni di euro e I.V.A. evasa, tramite l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per circa 1,5 milioni di
euro, emerse all’esito del lavoro dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Roma.
I provvedimenti odierni si pongono in continuità con le attività svolte lo scorso 8 gennaio, quando è stata data
esecuzione a un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma con cui era
stata disposta la custodia cautelare in carcere per l’amministratore pro tempore della società fallita, nonché il
sequestro di denaro, quote societarie e immobili, fino a concorrenza di 167 milioni di euro, nei confronti
dell’amministratore, di due dei soggetti attinti in data odierna, della stessa fallita, di altre quattro società alla
stessa collegate, anch’esse operative nel settore energetico, e di tre professionisti.
Le ipotesi di reato contestate riguardano la bancarotta fraudolenta, l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e
l’indebito utilizzo di crediti di imposta inesistenti.
Si evidenzia che il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli
indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
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