
(AGENPARL) – lun 27 gennaio 2025 «Mario Francese è stato vittima e testimone di una stagione sciagurata
della città. A 46 anni dalla sua uccisione per mano mafiosa e nell’anno in
cui ricorre il centenario della sua nascita, ricordiamo l’uomo e il
professionista che non si è limitato a registrare fatti e a riproporli
freddamente, ma che ha deciso di entrare nel merito, di ricercare le cause
e porsi interrogativi. Un modo di fare che quella mafia, con
prevaricazione, non perdonava. Era entrato con competenza e razionalità
all’interno del grande mistero delle dighe ed è stato tra i primi a mettere
in luce la pericolosità della scalata del clan dei corleonesi. Proprio la
sua testimonianza, che attraversa il tempo e giunge fino ad oggi, diventa
monito tanto per i professionisti del giornalismo, quanto per tutta la
società civile, intesa come riferimento al quale guardare con apprezzamento
e immutata riconoscenza».
Così dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla che oggi ha partecipato
alla cerimonia di commemorazione del giornalista Mario Francese, ucciso in
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
Comune di Palermo