(AGENPARL) - Roma, 17 Ottobre 2024(AGENPARL) – gio 17 ottobre 2024 PARITÀ GENERE, SPORTIELLO (M5S): SERVE CONGEDO PARITARIO O DONNE RESTERANNO SEMPRE INDIETRO
ROMA, 17 OTTOBRE 2024 – “Malgrado gli sforzi, veri o presunti, in Italia la situazione per le donne resta desolante. Siamo fra i Paesi europei con il tasso di occupazione femminile più basso in assoluto: lavora una donna su due mentre nel resto del Continente si supera il 70%. Nel Mezzogiorno la situazione è ancor più grave: fra i 20 e i 64 anni solo il 39% delle donne ha un impiego, in pratica meno di quattro su dieci; con il Nord il divario è del 30%. Il tutto per non parlare dei salari e dei contratti, che per le donne sono sistematicamente più bassi e più precari, con il record di part-time involontario a cui ora, grazie a questo Governo, si somma pure il ritorno delle ‘dimissioni in bianco’. Non basta avere una premier donna per invertire la rotta se una lavoratrice, ancora oggi, guadagna 7.900 euro in meno dei colleghi maschi e se un operaio percepisce il 41% di stipendio in più di un’operaia”. Lo ha detto la deputata del M5S Gilda Sportiello in Aula alla Camera durante la dichiarazione di voto sulle mozioni in materia di parità di genere.
“Quando si decide di avere un figlio – ha ripreso – la situazione diventa ancor più drammatica: una lavoratrice su cinque, infatti, esce dal mercato del lavoro dopo essere diventata madre. Dobbiamo introdurre un congedo paritario genitoriale, prevedendo 6 mesi per entrambi i genitori pagati al 100%, perché alla nascita di un figlio entrambi i genitori diventano genitori. Colgo l’occasione per rivolgere un appello a tutti i presenti in quest’Aula: approviamo il congedo genitoriale paritario, la Svezia lo ha fatto nel 1974. Capiamo una volta per tutte che quando nasce un figlio non è destino inesorabile delle mamme rinunciare al lavoro e alle relazioni: entrambi i genitori devono avere lo stesso carico di cura. Finora l’assenza di servizi essenziali ha pesato solo sulle spalle delle donne”.
“In questo discorso, non possiamo assolutamente dimenticarci delle molestie che ancora oggi le donne subiscono nei luoghi di lavoro, e che spesso restano impunite, e della discriminazione delle persone Lgbtqia+. Si tratta di pura e semplice violenza: a queste persone non possiamo dire che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, come recita l’art. 1 della nostra Costituzione, perché loro dal mondo del lavoro vengono sistematicamente espulse. Una vergogna che deve finire” ha concluso Sportiello.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
