
(AGENPARL) – lun 19 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
IL MUSEO VERSO LA TRASFORMAZIONE
E IL FUTURO
GAM Torino: la nuova Direzione di Chiara BertolaTorino, 19 febbraio 2024
Chiara Bertola, nuova Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ha presentato oggi alla stampa le linee guida del suo mandato, la sua visione per il futuro del museo e il ricco e variegato programma espositivo del 2024.
Durante l’incontro, insieme al Presidente di Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, sono stati delineati anche i primi interventi della revisione degli spazi, in previsione del prossimo concorso progettuale che interesserà l’intero edificio progettato nel 1959 da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti.
“Rilanciare il ruolo e il prestigio della GAM a livello nazionale e internazionale, riprendendo e sviluppando quello spirito avanguardistico che ne caratterizzò la nascita – ha dichiarato il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo – è uno degli obiettivi del nostro mandato. Per questo siamo davvero molto contenti dell’avvio del piano strategico di riqualificazione, durante il quale il Museo resterà sempre accessibile a torinesi e turisti, e di dare il benvenuto alla nuova direttrice Chiara Bertola, cui auguriamo buon lavoro. Per quella che è stata la prima Galleria d’arte moderna d’Italia si apre oggi un nuovo corso”
Il Presidente di Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, presentando la nuova Direttrice ai giornalisti e ai rappresentanti delle Istituzioni ha dichiarato “Oggi celebriamo un momento davvero importante per la GAM. Con la nomina di Chiara Bertola non solo prende avvio la sua nuova visione per il museo e il suo ricco programma 2024 ma anche il percorso di riqualificazione dell’edificio, in attesa di positive determinazioni del Ministero per la Cultura. Entro l’anno sarà esperito il Concorso internazionale di progettazione, ma annunciamo oggi come assoluta novità quello che abbiamo chiamato il Lotto zero, ovvero mirati interventi di temporanea rivisitazione dei locali, propedeutici al futuro cantiere, condotti nel foyer e al primo piano, a cui si accompagna la importante riapertura del secondo piano, dove troverà collocazione anche un Deposito vivente. La nomina di Chiara Bertola e le altre novità che riguardano l’edificio sono il primo concreto passo per una trasformazione attesa e necessaria, che investe sia il progetto culturale del Museo sia la sua architettura, tracciando un ponte tra una storia ormai antica del museo e la consapevolezza degli orizzonti culturali futuri che ne modificheranno il ruolo. Ringrazio la qualificata commissione di selezione per il prezioso lavoro svolto che ha consentito l’individuazione di una professionalità con una solida esperienza che garantirà il cambiamento necessario ad affrontare le future sfide, la Fondazione Compagnia di San Paolo per l’insostituibile confronto ideativo e per il supporto finanziario e il Sindaco per la sua preziosa vicinanza e sostegno per l’ambizioso Piano Strategico della Fondazione”.
“La GAM è la più antica istituzione museale d’Italia dedicata all’arte moderna e contemporanea – ha sottolineato Chiara Bertola – e, in quanto tale, è il luogo ideale per mettere in atto la consapevolezza che conservare ed esporre le opere d’arte è una missione centrale e imprescindibile, ma non sufficiente a interpretare le nuove funzioni del Museo oggi. L’obiettivo è creare un’Istituzione in grado di mettersi in relazione con il mondo, dentro e fuori dalle proprie mura. Mi piacerebbe dunque che la GAM si trasformasse il più possibile in un luogo complesso, vivo e inclusivo, che riuscisse ad accendere e riattivare le opere e le idee del patrimonio ereditato, proponendole sotto una nuova luce e riposizionandole in una nuova costellazione di senso”.
RIFLESSIONI SULLA GAM DEL FUTURO
— LA GAM COME ORGANISMO SAPIENTE E ACCOGLIENTE
Un Museo riesce ad essere complesso e vivo perché nella sua interezza ha fatto fare, a chi lo attraversa, un’esperienza culturale di condivisione. Immaginare un’istituzione che non solo venga visitata dalle persone (tradizione), ma che visiti essa stessa il territorio e le sue istituzioni culturali (il presente/futuro), che lo esplori, che lo permei con le proprie opere e le proprie forme espressive, diviene un agente attivo e un interlocutore familiare.
Il Museo, attraverso le proprie opere, è depositario di una identità plurale. Tramite questi fattori si apre alla comunità. Raggiunge pubblici eterogenei e diversificati. Attraverso le sue collezioni e i suoi allestimenti diventa strumento di cultura ed educazione. Poiché è inserito nel mondo, oltre a trasmettere i sedimenti della storia si affaccia su quel che avviene artisticamente intorno a noi a livello globale. Cosi acquisisce opere, realizza mostre, e amplia la nostra conoscenza, la nostra sensibilità e volontà ricettiva. Il Museo è esperienza: fisica, culturale, emozionale.
— CREDERE NELLA RETE
Il Museo deve porsi in stretta relazione con la rete istituzionale della città per evitare che diventi un’entità isolata e sganciata dalla vita sociale.
Torino e il Piemonte sono stati capaci di lavorare in modo sistemico sull’arte contemporanea e hanno già dimostrato di saper proporre un progetto comune e credibile. La Fondazione Torino Musei, con la GAM e le sue istituzioni, potrebbe diventare la porta principale di entrata nella città, e contribuire sia allo sviluppo dell’arte, sia alla creazione di una nuova consapevolezza, in seno alla propria comunità.
L’obiettivo sarà quello di coinvolgere il più possibile, con una partecipazione attiva, le associazioni culturali, le realtà dei piccoli musei, gli artisti, i curatori e il mondo underground…
— LA COESISTENZA DI DUE ANIME:
IL RIGORE E IL DERAGLIAMENTO
La GAM deve porsi come un luogo in cui si collezionano, si ospitano e si espongono opere importanti in modo corretto ed esemplare, ma è imprescindibile che un’istituzione storica come la GAM si renda capace di un “deragliamento” rispetto alle consolidate sicurezze e convinzioni. Nella programmazione di mostre di autori contemporanei e storici deve poter esistere, trasversale e sempre viva, un’anima sperimentale, vitale, gioiosa, che si sintonizzi con i fruitori, soprattutto i giovani, ma anche con il territorio, la sua storia, le sue ragioni, il suo presente, i suoi artisti e le sue creatività. Questo è ciò che significa per un Museo essere luogo di inclusione.
—PROPORRE IN MODO DIVERSO L’EREDITÀ DELLE COLLEZIONI E
PROGETTARE PER RISONANZE
Il nuovo corso della GAM riparte dalla consapevolezza della storia dell’edificio e dell’Istituzione, facendone la radice immaginativa dello sviluppo culturale del Museo. Partendo da questa importante memoria, l’obiettivo è ARMONIZZARE a ogni stagione i diversi progetti espositivi presentati in contemporanea, dando vita, attraverso tutti gli spazi del museo, a una RISONANZA che sappia far vibrare tra loro, all’unisono, i suoi fulcri: le collezioni, le mostre e gli eventi.
Collezioni, mostre e progetti devono influenzarsi e rafforzarsi a vicenda all’interno di un disegno organico dell’intera attività del Museo. Il programma terrà conto delle risonanze che si possono innescare tra le opere, creando intrecci sotterranei e concettuali, ma soprattutto immaginari e visivi.
Ogni stagione espositiva ruoterà attorno a un ideale fil rouge che darà il tono all’accordo generale della Risonanza: si tratterà di evidenziare attraverso il tempo affinità poetiche, tematiche, linguistiche.
Si tratta di sottolineare, accendere e riattivare opere e idee, proponendole però in modo rinnovato, facendo emergere interpretazioni insolite di fatti abituali, lasciando che i linguaggi scivolino uno dentro l’altro e che soluzioni dimenticate possano tornare a sorprendere artisti delle nuove generazioni.
— TROVARE UNO SPAZIO NUOVO A PARTIRE DALLA SUA ORIGINE
L’impianto architettonico della GAM, nato da un progetto intelligente e soprattutto “moderno” per un’istituzione che voleva distinguersi dalle altre gallerie civiche, è stato modificato nel tempo, perdendo quell’armonia e potenza che i suoi architetti avevano immaginato nel 1959. Una pratica dell’architettura contemporanea ci offre la possibilità di procedere per stadi di avvicinamento all’origine attraverso la tecnica dello STRIPPING. Si tratta di ripulire le stratificazioni successive per denudare lo scheletro dell’edificio iniziale.
—PARTI VITALI DELL’ORGANISMO: LE ECCELLENZE E GLI ATTIVATORI
DIPARTIMENTO EDUCAZIONE: l’intero Museo deve essere un’esperienza formativa e condivisa. Deve coinvolgere tutte le tipologie di pubblico, per una didattica inclusiva, con azioni mirate e svolte dentro e fuori dal Museo contro la solitudine e la discriminazione.
GAM POLIFONICA: il museo come luogo dinamico dove si intrecciano i linguaggi e dove si presenta e ci si inventa in un flusso costante e vitale. La GAM polifonica presenta una programmazione interdisciplinare: dalla poesia alla letteratura, dalla danza alla performance, dal sound alla conversazione.
VIDEOTECA: la seconda più importante collezione di video d’artista d’Europa non raccoglie solo video ma anche dischi, sound, documentari e libri d’artista, che saranno fruibili dal pubblico in spazi più ampi e più immersivi.
BIBLIOTECA: una delle più importanti biblioteche specialistiche d’arte che deve veder riconosciuto il proprio ruolo sul territorio.
ARCHIVIO FOTOGRAFICO: un’imprescindibile raccolta documentaria di opere, mostre, periodi della storia artistica che Fondazione Torino Musei ha saputo documentare, raccogliere e conservare. È necessario sviluppare progetti che ne facciano un luogo vivo, di ricerca e di proposta.
IL PROGRAMMA ESPOSITIVO 2024
Ogni stagione la GAM presenterà una diversa RISONANZA di note legate tra loro da poetiche, linguaggi e tematiche che hanno attraversato l’arte degli ultimi secoli e che tuttora sono oggetto di attenzione da parte degli artisti contemporanei. Ogni risonanza comprende grandi mostre e il riallestimento della collezione al 1°piano.
Collezioni, mostre e progetti devono influenzarsi e rafforzarsi a vicenda, all’interno di un disegno organico dell’intera attività del Museo, creando intrecci sotterranei e concettuali, ma soprattutto immaginari e visivi. La prima Risonanza partirà nell’autunno 2024.
MOSTRE PRIMAVERA – ESTATE 2024
Programma Direzione di Riccardo Passoni
JACOPO BENASSI. Autoritratto criminale
27 febbraio – 1 settembre 2024
A cura di Elena Volpato, sarà aperta nello spazio Wunderkammer. Presenta la nuova acquisizione Panorama di La Spezia, 2022, della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per la GAM: una grande installazione autoritratto in cui l’artista si specchia nella sua città natale attraverso dipinti, fotografie e calchi in gesso. La mostra è attraversata dal tema del ritratto e dell’autoritratto in confronto con la matrice culturale della fotografia criminale, per questa ragione sarà esposto il prezioso studio in gesso realizzato da Leonardo Bistolfi per il Monumento a Cesare Lombroso (1910 ca.) alla cui eredità si rifà anche il video di Jacopo Benassi “Autoritratto criminale”, 2024, in cui la collezione di maschere mortuarie e manufatti del Museo Lombrosiano di Torino sembra condensarsi in un unico moltiforme teschio di gesso modellato e rimodellato dall’artista in una continua metamorfosi della forma umana.
ITALO CREMONA. Tutto il resto è profonda notte
24 aprile – 15 settembre 2024
A cura di Giorgina Bertolino e Daniela Ferrari, in collaborazione con il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. La mostra è dedicata all’intero arco della pittura di Italo Cremona, “surrealista indipendente”, come amava definirsi, e intellettuale eccentrico. A partire dal nucleo di opere della collezione GAM, l’antologica conta su una serie di prestiti da musei, tra cui il MART, partner del progetto, la Pinacoteca Civica di Vigevano, l’Accademia Albertina di Belle Arti e i Musei Reali – Galleria Sabauda di Torino.
Grazie a una ricerca capillare, la mostra presenta inoltre numerose opere provenienti da collezioni private e da Istituzioni ed è basata sullo studio e la rilettura dei materiali documentari, conservati nel Fondo Italo Cremona all’Archivio di Stato di Torino e in archivi privati.
EXPANDED – I paesaggi dell’arte
3 maggio – 8 settembre 2024
A cura di Elena Volpato, in occasione della prima edizione di EXPOSED, Festival di fotografia.
La GAM presenta, a partire dai propri fondi fotografici e dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, una mostra che è parte di un progetto espositivo che osserva la fotografia da tre angolature diverse, rappresentate insieme con la mostra Expanded With al Castello di Rivoli, e Expanded Without alle OGR, frutto di una collaborazione tra Castello di Rivoli, GAM e OGR Torino. La mostra della GAM dà conto di alcuni importanti passaggi della storia italiana della fotografia dedicata all’arte: dalle prime documentazioni ottocentesche del paesaggio architettonico fino ad alcuni scatti di Armin Linke dedicati al Teatro Regio di Mollino, dalle immagini di Ghirri a quelle di Mulas, sino al lavoro di Gianfranco Gorgoni di cui, grazie ai fondi ministeriali dedicati alla fotografia la GAM ha acquisito 22 importanti opere. La GAM è inoltre felice di presentare due opere realizzate da Jacopo Benassi per l’esposizione.
SilenzioSuono – SoundSilence
21 giugno – 1 settembre 2024