(AGENPARL) - Roma, 24 Novembre 2023(AGENPARL) – ven 24 novembre 2023 *COMUNICATO STAMPA *
24 novembre 2023
*L’intervento di **Francesco Saverio Marini, consulente del Presidente del
Consiglio dei Ministri **agli Stati Generali della Ripartenza – Per un
recupero dello spirito di unità, a Bologna. Due giornate – 24 e 25 novembre
– nelle quali istituzioni, imprese e società civile si confrontano per
offrire strumenti utili per il rilancio del Paese. *
“La riforma proposta dal governo non ha intenzione di rafforzare i poteri
del presidente del consiglio, l’obiettivo è rafforzare la stabilità e la
democrazia nel Paese, che è un problema noto e condiviso da tutte le forze
politiche. Si provano a fare riforme da 50 anni. Non sono state fatte
perché magari si è peccato di eccesso di ottimismo sulle riforme ampie, con
elettori spaventati che al referendum poi preferiscono una scelta
conservativa. Il problema centrale è dunque la stabilità, che penalizza
l’attrattività del Paese. La democrazia funziona se l‘elettore è in grado
di scegliere quale sarà il governo. Non si deve parlare di premier, di
premierato: il presidente del consiglio rimarrà tale. Si è deciso di non
adottare sistemi diversi che prevedano una posizione diversa della figura
del presidente del consiglio, si lascia la situazione identica a quella
attuale, sul rapporto di fiducia tra la maggioranza e il governo nel suo
complesso. Ecco, l’obiettivo di questo incontro è il dialogo, che dovrebbe
essere l’obiettivo anche delle riforme costituzionali. Il muro contro muro
sotto il profilo delle riforme istituzionali non ha senso, deve esserci un
approccio condiviso fra maggioranza e opposizioni. Il referendum rimane un
esercizio di democrazia, deve esserci soprattutto confronto sulle scelte
dei miglioramenti del testo, un approccio serio al problema delle riforme”.
“Per quanto riguarda il tema dell’autonomia differenziata, che ci possa
essere una divisione, dal punto di vista giuridico e tecnico è un pericolo
che non vedo. Guardiamo a quanto si sono rafforzate le regioni dopo la
riforma costituzionale, con l’elezione diretta, presa ad esempio nel
disegno di legge costituzionale del governo. Ecco con l’elezione diretta
c’è un rafforzamento del governo e della stabilità. A fronte di autonomie
riconosciute agli enti territoriali, ci vuole un potere centrale
rafforzato, per sminare il pericolo della disgregazione nazionale”.
Stati Generali della Ripartenza 24/25 novembre Bologna
Ufficio
stampa
Alessandro Ricci