VIOLENZA SULLE DONNE, DE LIETO (LI.SI.PO.): RISPETTO E CULTURA DELLA SOLIDARIETÀ
(AGENPARL) – Roma, 25 novembre 2020 – ” In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ritengo opportuno ringraziare le tante donne che hanno reso importante il nostro Paese, le tante donne che fanno sacrifici in nome della famiglia, tutte quelle donne che riescono a fare, in molte occasioni, più degli uomini, dimostrando forza, carattere e senso di solidarietà. – ha dichiarato il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – Un grazie a tutte quelle donne che lavorano due volte, fuori casa e in casa, che allevano figli, si prendono cura di malati e disabili presenti nel nucleo familiare. Non si possono dimenticare le tante donne che ancora oggi, nel 2020, subiscono violenza nell’indifferenza totale, che le spinge a vivere nella paura e nella vergogna come se la colpa fosse loro. Sicuramente – ha continuato de Lieto – la colpa invece è solo di chi perpetra tale violenza nella concezione di essere più forte, pensando anche di essere in diritto di farlo in quanto marito, padre o fidanzato della donna vittima di violenza.
La colpa è di chi pensa di poter violentare una donna che l’ha rifiutato, di poter molestare con atti o parole una ex fidanzata. La violenza non è solo quella che lascia lividi ed ematomi, ma è anche quella dell’anima che difficilmente può passare con una prognosi di qualche giorno. Le ferite interne sono lunghe da dimenticare – ha sottolineato il leader del LI.SI.PO. – perché una donna porta con sé il senso di impotenza, di sottomissione, di paura generata dal perpetrarsi di atti violenti e la sua vita è segnata per sempre. Ancor di più se tale violenza è compiuta in ambito domestico, dalla persona a cui la donna ha dato fiducia. Il senso di fallimento, la paura che non ci sia un futuro diverso, che la violenza sia giusta, sono dei nemici per la donna vittima, per questo le Istituzioni devono sostenere con dei programmi di prevenzione nelle scuole e poi attraverso le Asl e i Servizi Sociali dei Comuni, la cultura della non violenza, del rispetto verso la donna. Cambiare si può – ha concluso de Lieto – ma bisogna volerlo e conoscere ciò che può aiutare il cambiamento. Un sostegno psicologico, un aiuto nella ricerca di un’indipendenza economica, una casa, sono le basi dalle quali una donna che subisce violenza può ripartire da zero e cercare di dimenticare” .